giovedì 7 gennaio 2016

Seconda prova SuperSculpey Living Doll e confronti

Diverso tempo fa pubblicai una mia recensione del SuperSculpey Living Doll (nella tonalità Light), che potete trovare QUI. L'articolo fu utile a diverse persone, anche se incompleto, per cui ho deciso di rispondere con questo secondo post alle domande ricevute con le informazioni mancanti.

Prima di tutto, parliamo della cottura:
Nella foto, il primo in alto è il panetto di Living Doll, Come potete leggere, le indicazioni dell'azienda sono quelle di cuocere a 130°C con un tempo che varia in base allo spessore del materiale, 15 min per ogni 6 mm di spessore.
Nella seconda immagine abbiamo la confezione di un panetto di Fimo, si consiglia di cuocere a 110°C per 30 min. Parlando con diverse creative ho scoperto che in passato il Fimo, come la maggior parte delle altre marche di paste polimeriche, consigliava la cottura a massimo 130°C (come vediamo nell'ultima immagine, dove abbiamo un panetto di Premo!). Questa differenza di temperature porterebbe a pensare che il Fimo è incompatibile con le altre paste polimeriche, in realtà io come molte altre creative preferisco cuocere il fimo a 130°C per almeno 30 min, il risultato finale, se si controlla che la temperatura resti sui 130 e non oltre, il che è possibile con l'utilizzo di un semplice termometro da forno. 
Ricordo un meme che girava su facebook un po' di tempo fa e che diceva qualcosa del tipo: "se cuoci il fimo a meno di 130°C e per meno di 30 min NON E' COTTO!" in realtà, da i miei esperimenti, il Fimo cuoce tra i 110 e i 130, quello che è più importante è il tempom, con meno di 30 min di cottura la creazione può risultare fragile. 
Ho spesso, inoltre, mischiato Fimo con Premo (ne approfitto per ricordarvi che il Premo è della Sculpey, così come il Living Doll) o Cernit per creare nuovi colori senza avere problemi. 

Se come me utilizzate un fornetto elettrico vi consiglio di stare attenti a tenere la teglia lontana dalle barre incandescenti che si trovano sul fondo e sull'estremità del fornetto (perdonatemi ma non conosco il loro nome tecnico!). La cosa migliore sarebbe posizionare la teglia in posizione centrale e coprire le creazioni con una sfoglia di alluminio (evitando di farla aderire troppo sulle creazioni per evitare che lasci segni) o con una teglia di alluminio usa e getta messa a mo' di cupola.


Con questa copertura le creazioni di colori chiare, in particolare il bianco, non rischiano di scurirsi tendendo al beige o al rosa; cosa che a me succedeva senza protezioni, nonostante la temperatura fosse sotto controllo.

Tornando al confronto tra Living Doll e Fimo, nel mio primo post sostenevo che la tonalità Light del Living Doll fosse praticamente identica al Light Flesh del Fimo. In realtà, dopo una più attenta analisi, ho notato le differenze e devo dire che preferisco il colore del Fimo perché lo noto meno pallido e leggermente traslucido, mentre il Living Doll Light mi sembra esageratamente pallido e più matto rispetto al Fimo. A mio parere, questa componente del Fimo (che io definisco traslucida perché l'effetto mi ricorda vagamente la gamma dei traslucidi ma con una maggiore profondità di pigmentazione) dopo la cottura dà un effetto di "vita" all'aspetto delle bamboline. 

Per i cake topper rimane, comunque, più comodo utilizzare il Living Doll perché si presta di più alla realizzazione di oggetti di una certa grandezza (i miei cake topper vanno dai 15 ai 20 cm). Ad esempio, se dovete realizzare un personaggio in una posa particolare e dovete realizzare lo scheletro in metallo, il Living Doll è l'ideale. Ho trovato abbastanza difficile ricoprire lo scheletro con il Fimo e spesso i punti di giuntura del materiale rimanevano visibili anche dopo la cottura e la passata di carta vetrata (la carta vetrata va usata nelle sue grane meno aggressive) e non so se ciò sia dovuto alla mia inesperienza nel campo delle Ooak o è proprio il materiale che non va.

Per questo motivo ho acquistato nuovamente il Living Doll, ma questa volta nella tonalità Baby che è sempre molto chiara ma più naturale rispetto alle altre due sopracitate. 
Ecco un confronto, scusatemi se le foto non sono perfette:

Prima della cottura. Il Fimo sembra il più chiaro ma le cose cambieranno dopo la cottura.
Dopo la cottura. Purtroppo la foto non rende come dovrebbe, ma il Fimo a mio parere una volta cotto diventa una via di mezzo tra il Light della Living Doll e il Baby.

Come potete vedere sul palmo della mia mano, il Baby non è affatto scuro anzi, è molto naturale. Il Light risalta per il suo pallone, ok per diafane fatine o anemici vampiri, ma per altro a mio parere è un po' troppo chiaro. Il Fimo, invece, è un bel color carne chiaro rosato.

A prescindere da quale colore io usi, preferisco sempre dare del colorito in più con del blush sulle guanciotte delle bamboline soprattutto nel caso del Light! (Io uso un blush della Maxfactor che tanto tempo fa mi regalarono ma non ho mai usato. Da quando sono passata all'uso esclusivo di make-up biologici ho riciclato tanti vecchi ombretti per usarli sul fimo al posto dei pigmenti colorati che sono abbastanza cari. Ad esempio, per fare l'effetto di cottura in forno dei biscotti utilizzato della vecchia terra di mia madre)

Credo di aver risposto a tutti i vostri dubbi, se avete altre domande contattatemi in modo che possa aggiornare il post. ^_^ E se vi va, seguitemi sulla mia pagina facebook: www.facebook.com/yumino.fimo.creations <3

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