martedì 29 gennaio 2013

I miei orecchini preferiti...

Oggi volevo mostrarvi alcune delle creazioni che mi hanno dato più soddisfazioni: i miei orecchini cammeo:


Adoro i girasoli, credo che esprimano gioia e vivacità :)
Questi sono gli ultimi che ho creato, un pò dark!


Questi mi sono venuti in mente pensando alla pubblicità di un certo profumo,
chissà se qualcuno di voi capirà quale :D
Ispirati agli alberi di ciliegio,
a mio parere sono quelli che all'orecchio rendono di più.

https://www.facebook.com/yumino.fimo.creations

sabato 26 gennaio 2013

La tecnologia cattiva e quella buona. (part.1)

Oggi volevo parlarvi della tecnologia "buona" e di quella "cattiva".
Diciamolo: molti dei nostri sviluppi tecnologi si sono dimostrati abbastanza "cattivi", a partire dalla tecnologia che inquina e distrugge la natura, il nostro mondo; a quella che ci aliena dall'umanità e dalla vita. Avete mai sentito parlare, ad esempio, di hikikomori? Una realtà tristissima, ancora poco conosciuta qui in Italia (il termine è, infatti, giapponese e in Estremo Oriente è un problema molto diffuso tant'è che sono addirittura stati fatti manga ed anime in cui i protagonisti erano degli hikikomori, come in Rozen Maiden o nello splendido film coreano Castaway on the moon ).  In poche parole si tratta, solitamente, di giovani che rifiutano di vivere in società e si rifugiano/segregano nella loro camere. L'unico contatto con l'esterno (se così si può definire) avviene attraverso l'uso del web. In Castaway on the moon la ragazza crea un profilo fittizio, su una specie di facebook, attraverso il quale si crea una vita perfetta agli occhi degli altri. Poi ci sono quelli che nel web, invece, cercano un mondo totalmente alternativo al reale. Sto parlando dei giochi di ruolo come World of Warcraft, Lineage II, Diablo 3 (riguardo al quale ultimamente è nata una forte discussione sull'iniziativa della casa di produzione di creare un'asta per vendere con soldi reali gli item, ovvero oggetti come armi, armature ecc.., ottenuti in gioco), Aion (sul quale ho giocato per un pò anch'io) ecc ecc...

Sono tutti giochi online, in cui crei un tuo personaggio e attraverso varie quest sali di livello e con l'aiuto degli altri giocatori si fanno guerre, sempre contro altri giocatori di fazioni opposte, e tante altre belle cose. Secondo me potrebbero essere giochi molto più divertenti di alcuni giochi per consolle perché, di fatto, giochi contro persone reali e non contro un computer. Ma questo è anche il loro problema principale: la competizione! Perché questi giochi non hanno un limite di ore di gioco e, per puro spirito di competizione, ho visto persone passare fin anche a 10 ore al giorno consecutive a giocare. La stessa competizione congiunta al piacere che si prova nello stare tranquilli dietro ad un pc e alla soddisfazione che si prova nel battere i propri avversari, portano a una sorta di dipendenza. Nasce anche un senso di ansia nel sapere di non poter assentarsi troppo dal gioco per non rimanere indietro rispetto agli altri. Un tremendo circolo vizioso, fatale per le persone più deboli e, in particolare, per coloro i quali che per un qualsiasi motivo cercano di scappare dalla realtà. Uno psicologo, non ricordo più il nome, parlava di una "dolce morte" perché i soggetti, in questi casi, rifiutando il mondo e la vita in questo modo, in un certo senso trovano una specie di morte che fa meno paura.
Io a queste persone vorrei tanto poter dire: uscite fuori perché vi state perdendo tanto! Non è tutto marcio lì fuori. Quando si gioca online anche il tempo scorre in maniera diversa, le ore, i giorni, i mesi e persino gli anni volano via. Nella vita reale, invece, basta un attimo, un incontro fortuito, e cambia tutto, la tua vita improvvisamente si illumina; a volte anche un semplice, banale gesto di bontà può donare tantissimo in cambio ma se non lasciamo che ciò accada, se non ci lasciamo far amare, se continueremo a restare ciechi, nella nostra stanza, guardando con terrore fuori dalla finistre... Allora non cambierà mai nulla. A volte un piccolo atto di bontà può scatenare una catena di eventi che rivoluzionerà la nostra vita, ma se continuiamo a stare chiusi in camera ciò non potrà mai accadere.
Stavo per dimenticare una cosa importantissima: c'è un fattore che accomuna la dipendenza per questi giochi a quella per le slot machine e quegli altri macchinari infernali di cui oggi tanto si parla nei tg: questi giochi si dividono in giochi a pagamento e gioci free to play, ossia gratis. Probabilmente, come me, a primo impatto guarderete con estrema diffidenza i giochi a pagamento, penserete: che ladri! Non solo rubano ore di vita ma anche i soldi! Ebbene vi sbagliate, perché (almeno quando giocavo io era così) con i giochi a pagamento pagavi intorno ai 10 euro o poco più al mese e finiva lì. Quelli gratuiti, ahimè!, guadagnano grazie all'item shop. In sostanza è un negozietto dove può comprare varie cose che ti aiutano TANTISSIMO a migliorare il tuo personaggio. Il primo gioco al quale mi avvicinai era uno di questi gratuiti: Metin 2. Per chi conosce i giochi online saprà che ha una grafica pessima, una gameplay terribile, salire di livello era qualcosa di tremendo e da farmer coreani (vi sottraggo, per chi non sa di cosa parlo, dal conoscere il significato di questa definizione perché è davvero allucinante).
 Nonostante la sua bruttezza ho visto gente spendere gran parte dei loro stipendi (quindi gente adulta, a volte anche uomini e donne con famiglia) su lo shop di questo gioco. Un ragazzo che conobbi e che lavorava, sì!, ma un lavoro niente di che, caricava ogni settimana 50 euro. Non voglio giudicare il modo di certe persone di spendere i loro soldi, ma mi fa soffrire il pensiero di quante cose si potrebbero fare con quei soldi, quanti volontari ho conosciuto che con cifre del genere quante cose splendide potrebbero fare... e invece viene buttato tutto su un gioco, per far mangiare gente che ci offre qualcosa che consuma la nostra vita. Come quando buttiamo i nostri soldi per comprare sigarette che ci distruggono i polmoni e accorciamo la nostra vita; o quando ci ubriachiamo e distruggiamo il nostro stomaco, pancreas e non so quanti altri organi, e la nostra dignità; o come quando compriamo droghe, da quelle più leggere come un pezzo di fumo (quanti giovani le comprano? E soprattutto quanti di quei "comunistelli" che organizzano le giornate "antimafia" e poi li trovi a fumarsi la cannetta nel centro sociale occupato!) a quelle più pesanti, finanziando la criminalità organizzata!!!

Mettendo da parte il discorso hikikomori, vorrei far notare anche che ultimamente quasi tutti noi buttiamo ore ed ore su facebook a guardare i post dei nostri amici e non. Io adoro facebook per i suoi lati positivi come la diffusione di appelli di aiuto da parte di volontari o per l'organizzazione di eventi e per aiutare noi creative a farci conoscere. Ma c'è anche un lato negativo: l' "inciucio" e lo "sputtanamento". Soprattutto tra i più giovani si tende troppo a parlare di fatti personali in pubblico, si aggiunge tra gli amici anche chi non si conosce per nulla, c'è quasi una smania di avere più amici possibile. E così, alla fine, ti trovi tra i tue amici stalker, gente che ti distrugge la vita (saranno noti a tutti i ragazzi che si son tolti la vita perché diffamati su facebook), e persino i ladri che ti hanno svuotato la casa dopo aver letto il tuo status che te ne sei partito per le vacanze! Poi mi chiedo: perchè facebook pretende i nostri nomi reali? Io voglio i miei dati solo sulla carta d'identità e le altre mie tessere, ma non di certo su un social network! Mi sembra quasi d'essere tesserata sul web. C'è gente che prima di assumere controlla i profili facebook dei candidati, e che succede se qualcuno mi ha scritto o taggata in qualcosa di ambiguo? Mi compromette la carriera per qualcosa che, forse, non ho nemmeno fatto?! O per uno stupido errore? Siamo umani, tutti possiamo sbagliare, è nel nostro essere sbagliare per poi (si spera) migliorarsi. Non è giusto che ogni nostro errore venga registrato e rimanga, per sempre, disponibile a tutti sul web. C'è chi è morto per sciocchi errori come questo, leggete un pò qui e guardate il video: La storia di Amanda Todd.
Per non lasciarvi con tristezza, vi invito a vedere questo splendido film:
Dato che mi sono dilungata troppa, della tecnologia "buona" parlerò in un altro post, bye bye!

venerdì 25 gennaio 2013

Le mie prime kokeshi

Ecco qui alcune delle mie prime creazioni....
Di solito, almeno da quanto mi era stato suggerito di fare, si inizia a lavorare il fimo facendo i dolcetti. La sottoscritta, però, dopo i primi lecca lecca e gelatini proprio non ce la faceva più: volevo fare le bamboline! In particolare, mi piacevano tantissimo le bamboline ispirate alle kokeshi, statuette portafortuna giapponesi in legno. Per fortuna che per iniziare sono abbastanza semplici in quanto il corpo è stilizzato e non c'è da applicarsi a fare arti, vestiti ecc. 

Per maggiori info sulle kokeshi vi rimando al link di wikipedia. Le foto che mostra wikipedia ritraggono le kokeshi tradizionali, che io ritengo molto belle ed eleganti e perfette per arredare una casa, come queste:

Ma quelle più famose attualmente, soprattutto in occidente (e ne ho viste spesso in giro, sia in fumetterie che negozi di bigiotteria) sono queste dai colori più vivaci e dall'aspetto più "kawaii"

Per alcune delle mie doll mi sono ispirata ad immagini del web, come questa


Qui le kokeshi doll vestono uno stile più particolare ed estroso che a me ha ricordato molto i colori e le stravaganze dei giovani che frequentano il quartiere di Harajuku (ancora vi rimando al link di wikipedia, per chi non sa di cosa parlo)


Un giorno, poi, ho deciso di abbinare i colori del nero, del dorato, del bianco e del rosso ed è nata questa dollina


A lei mi sono poi ispirata per la creazione di anelli, orecchini e anche altre collane che sono tra le cose di cui vado più fiera... Poi ve le mostrerò in un post tutto dedicato a loro :)

Nelle foto sembrano molto grandi, in realtà come si può vedere qui, sono poco più grandi di una moneta da un euro, quindi non più di 3 cm. Adesso che sono diventata un pò più bravina credo che le rifarò, ma per montarle come orecchini o su bracciali (per la loro forma credo che si prestino meglio a diventare orecchini o ciondoli per bracciali).
Ve le mostro una per una:
lei è stata la mia prima kokeshi in assoluto, gli occhi mi uscirono davvero carini con i cuori (le altre, poi, le feci con la faccia e anche il corpo più sottili ed inizia ad avere qualche difficoltà a far uscire gli occhi perfetti come volevo)
Lei è la dollina ispirata alla disegno che vi ho linkato prima:



Queste due sono quelle che mi son rimaste:






Per tutte le creative alla quali potrebbe interessare un tutorial per realizzare una kokeshi, vi suggerisco di vedere questo realizzato da MegaLadyyuna che ha aiutato anche me. Io l'ho trovato utile per ricavarne una tecnica di base per iniziare, poi vi ho apportato diverse modifiche perché, ad esempio, a me non piace disegnare i dettagli e gli occhi con i pennarelli, preferisco fare tutto in fimo anche se può essere più difficile ma il risultato finale mi piace di più.


Vi saluto lasciandovi la mia ultima creazione in tema Giappone (per mostrarvi che un pò sono migliorata, e che ora so fare anche gli occhi in maniera decente eheh anche se la tecnica degli occhi delle kokeshi utilizzata con più precisione è carina e può essere riutilizzata per le prossime kokeshi da montare su bracciali e orecchini...mah, si vedrà :D)

Questa dollina qui è grande intorno ai 4 cm o poco più, spero vi piaccia...
Buona giornata a chi legge :)
Se le mie creazioni vi piacciono, non dimenticate di passare su https://www.facebook.com/yumino.fimo.creations !

giovedì 24 gennaio 2013

Iniziamo...



Eccomi qui.... Finalmente mi sono decisa a scrivere il primo post di questo blog. In realtà per me il mondo dei blog è una dimensione quasi sconosciuta. Ricordo, però, che andavano parecchio di moda quando avevo 15 anni o giù di lì. Al tempo ne avevo addirittura più di uno: c'era quello di msn che funzionava quasi come una sorta di facebook, e poi c'era un altro sito molto celebre in quel periodo, non ne ricordo più il nome, dove mi divertivo con i codici html per cambiare le immagini di sfondo e altre cosette per personalizzare e rendere unico il mio blog (e ovviamente ora non ricordo più nulla, e probabilmente mi serviranno di nuovo!). Tra l'altro, ci fu un periodo durante il quale mi venne la brillante idea di creare un blog per scriverci una specie di romanzo (terribile, quanto di più tremendo e delirante possa scrivere un adolescente che ancora deve capire come gira il mondo) ma non ricordo più i titoli di questi blog, che ora sono lì nella rete e non posso farci nulla (almeno ebbi la brillante idea, prima di lasciarli, di renderli privati) e lì rimarranno per sempre: un pò inquietante, no?

Ma torniamo a noi, ho deciso di tuffarmi in questa esperienza principalmente per parlare di Fimo e paste polimeriche in generale e per mostrare e pubblicizzare (ovviamente :D ) le mie creazioni.

Inizialmente fu un amore a prima vista con le creazioni in fimo che vedevo alle fiere (in particolare al Comicon) e poi per quelle sulle varie pagine facebook. Dopo iniziali spese folli, comprare oggetti già fatti non mi bastava più, nacque in me la voglia pazza di creare qualcosa, qualcosa che fosse unico e personale e "proprio come volevo io". Così, ad inizio ottobre dello scorso anno diedi vita a quest'hobby...

Questo blog però non è dedicato solo al fimo, pensavo di creare post anche su altri temi e sicuramente ne farò molti sui miei gatti, lo stesso Yume è il nome di un mio gattino (in futuro magari parlerò più di loro e spiegherò anche questo nome) ma ora credo sia giunta l'ora di salutarvi o sembrerò troppo logorroica, probabilmente vi sto già annoiando! :( Vi lascio con una delle mie ultime creazioni che a me piace molto e sperò apprezzerete anche voi ^.^


Un'ultima cosa, potete trovarmi su facebook alla pagina www.facebook.com/yumino.fimo.creations Ciao a tutti quelli che leggeranno e buona serata :)