sabato 26 gennaio 2013

La tecnologia cattiva e quella buona. (part.1)

Oggi volevo parlarvi della tecnologia "buona" e di quella "cattiva".
Diciamolo: molti dei nostri sviluppi tecnologi si sono dimostrati abbastanza "cattivi", a partire dalla tecnologia che inquina e distrugge la natura, il nostro mondo; a quella che ci aliena dall'umanità e dalla vita. Avete mai sentito parlare, ad esempio, di hikikomori? Una realtà tristissima, ancora poco conosciuta qui in Italia (il termine è, infatti, giapponese e in Estremo Oriente è un problema molto diffuso tant'è che sono addirittura stati fatti manga ed anime in cui i protagonisti erano degli hikikomori, come in Rozen Maiden o nello splendido film coreano Castaway on the moon ).  In poche parole si tratta, solitamente, di giovani che rifiutano di vivere in società e si rifugiano/segregano nella loro camere. L'unico contatto con l'esterno (se così si può definire) avviene attraverso l'uso del web. In Castaway on the moon la ragazza crea un profilo fittizio, su una specie di facebook, attraverso il quale si crea una vita perfetta agli occhi degli altri. Poi ci sono quelli che nel web, invece, cercano un mondo totalmente alternativo al reale. Sto parlando dei giochi di ruolo come World of Warcraft, Lineage II, Diablo 3 (riguardo al quale ultimamente è nata una forte discussione sull'iniziativa della casa di produzione di creare un'asta per vendere con soldi reali gli item, ovvero oggetti come armi, armature ecc.., ottenuti in gioco), Aion (sul quale ho giocato per un pò anch'io) ecc ecc...

Sono tutti giochi online, in cui crei un tuo personaggio e attraverso varie quest sali di livello e con l'aiuto degli altri giocatori si fanno guerre, sempre contro altri giocatori di fazioni opposte, e tante altre belle cose. Secondo me potrebbero essere giochi molto più divertenti di alcuni giochi per consolle perché, di fatto, giochi contro persone reali e non contro un computer. Ma questo è anche il loro problema principale: la competizione! Perché questi giochi non hanno un limite di ore di gioco e, per puro spirito di competizione, ho visto persone passare fin anche a 10 ore al giorno consecutive a giocare. La stessa competizione congiunta al piacere che si prova nello stare tranquilli dietro ad un pc e alla soddisfazione che si prova nel battere i propri avversari, portano a una sorta di dipendenza. Nasce anche un senso di ansia nel sapere di non poter assentarsi troppo dal gioco per non rimanere indietro rispetto agli altri. Un tremendo circolo vizioso, fatale per le persone più deboli e, in particolare, per coloro i quali che per un qualsiasi motivo cercano di scappare dalla realtà. Uno psicologo, non ricordo più il nome, parlava di una "dolce morte" perché i soggetti, in questi casi, rifiutando il mondo e la vita in questo modo, in un certo senso trovano una specie di morte che fa meno paura.
Io a queste persone vorrei tanto poter dire: uscite fuori perché vi state perdendo tanto! Non è tutto marcio lì fuori. Quando si gioca online anche il tempo scorre in maniera diversa, le ore, i giorni, i mesi e persino gli anni volano via. Nella vita reale, invece, basta un attimo, un incontro fortuito, e cambia tutto, la tua vita improvvisamente si illumina; a volte anche un semplice, banale gesto di bontà può donare tantissimo in cambio ma se non lasciamo che ciò accada, se non ci lasciamo far amare, se continueremo a restare ciechi, nella nostra stanza, guardando con terrore fuori dalla finistre... Allora non cambierà mai nulla. A volte un piccolo atto di bontà può scatenare una catena di eventi che rivoluzionerà la nostra vita, ma se continuiamo a stare chiusi in camera ciò non potrà mai accadere.
Stavo per dimenticare una cosa importantissima: c'è un fattore che accomuna la dipendenza per questi giochi a quella per le slot machine e quegli altri macchinari infernali di cui oggi tanto si parla nei tg: questi giochi si dividono in giochi a pagamento e gioci free to play, ossia gratis. Probabilmente, come me, a primo impatto guarderete con estrema diffidenza i giochi a pagamento, penserete: che ladri! Non solo rubano ore di vita ma anche i soldi! Ebbene vi sbagliate, perché (almeno quando giocavo io era così) con i giochi a pagamento pagavi intorno ai 10 euro o poco più al mese e finiva lì. Quelli gratuiti, ahimè!, guadagnano grazie all'item shop. In sostanza è un negozietto dove può comprare varie cose che ti aiutano TANTISSIMO a migliorare il tuo personaggio. Il primo gioco al quale mi avvicinai era uno di questi gratuiti: Metin 2. Per chi conosce i giochi online saprà che ha una grafica pessima, una gameplay terribile, salire di livello era qualcosa di tremendo e da farmer coreani (vi sottraggo, per chi non sa di cosa parlo, dal conoscere il significato di questa definizione perché è davvero allucinante).
 Nonostante la sua bruttezza ho visto gente spendere gran parte dei loro stipendi (quindi gente adulta, a volte anche uomini e donne con famiglia) su lo shop di questo gioco. Un ragazzo che conobbi e che lavorava, sì!, ma un lavoro niente di che, caricava ogni settimana 50 euro. Non voglio giudicare il modo di certe persone di spendere i loro soldi, ma mi fa soffrire il pensiero di quante cose si potrebbero fare con quei soldi, quanti volontari ho conosciuto che con cifre del genere quante cose splendide potrebbero fare... e invece viene buttato tutto su un gioco, per far mangiare gente che ci offre qualcosa che consuma la nostra vita. Come quando buttiamo i nostri soldi per comprare sigarette che ci distruggono i polmoni e accorciamo la nostra vita; o quando ci ubriachiamo e distruggiamo il nostro stomaco, pancreas e non so quanti altri organi, e la nostra dignità; o come quando compriamo droghe, da quelle più leggere come un pezzo di fumo (quanti giovani le comprano? E soprattutto quanti di quei "comunistelli" che organizzano le giornate "antimafia" e poi li trovi a fumarsi la cannetta nel centro sociale occupato!) a quelle più pesanti, finanziando la criminalità organizzata!!!

Mettendo da parte il discorso hikikomori, vorrei far notare anche che ultimamente quasi tutti noi buttiamo ore ed ore su facebook a guardare i post dei nostri amici e non. Io adoro facebook per i suoi lati positivi come la diffusione di appelli di aiuto da parte di volontari o per l'organizzazione di eventi e per aiutare noi creative a farci conoscere. Ma c'è anche un lato negativo: l' "inciucio" e lo "sputtanamento". Soprattutto tra i più giovani si tende troppo a parlare di fatti personali in pubblico, si aggiunge tra gli amici anche chi non si conosce per nulla, c'è quasi una smania di avere più amici possibile. E così, alla fine, ti trovi tra i tue amici stalker, gente che ti distrugge la vita (saranno noti a tutti i ragazzi che si son tolti la vita perché diffamati su facebook), e persino i ladri che ti hanno svuotato la casa dopo aver letto il tuo status che te ne sei partito per le vacanze! Poi mi chiedo: perchè facebook pretende i nostri nomi reali? Io voglio i miei dati solo sulla carta d'identità e le altre mie tessere, ma non di certo su un social network! Mi sembra quasi d'essere tesserata sul web. C'è gente che prima di assumere controlla i profili facebook dei candidati, e che succede se qualcuno mi ha scritto o taggata in qualcosa di ambiguo? Mi compromette la carriera per qualcosa che, forse, non ho nemmeno fatto?! O per uno stupido errore? Siamo umani, tutti possiamo sbagliare, è nel nostro essere sbagliare per poi (si spera) migliorarsi. Non è giusto che ogni nostro errore venga registrato e rimanga, per sempre, disponibile a tutti sul web. C'è chi è morto per sciocchi errori come questo, leggete un pò qui e guardate il video: La storia di Amanda Todd.
Per non lasciarvi con tristezza, vi invito a vedere questo splendido film:
Dato che mi sono dilungata troppa, della tecnologia "buona" parlerò in un altro post, bye bye!

2 commenti:

  1. splendido..soprattutto perchè scritto da mani realmente coscienti...il che non lo rende un semplice inno alla moralità come molti possono sentenziare superficialmente. Complimenti ;)

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  2. Ciao eccomi qui nel tuo blog partendo dallo stato su facebook nel gruppo Uniko Salotto Creativo.
    Sono diventata tua follower e se ti fa piacere visitare anche il mio blog, ti lascio qui il link
    Maria
    http://lasoffittadellanonna.blogspot.it/

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